L'opera
Paesaggi, raccolta di 24 immagini che il fotografo torinese ha realizzato tra il 2007 e il 2009, fa parte del progetto cominciato diversi anni fa da Su Palatu per promuovere e raccogliere progetti di fotografia contemporanea pensati e realizzati in Sardegna. Mastrorillo si collocata alla fine di una lunga lista di amanti del paesaggio e della fotografia che, fin dalla fine dell´800, hanno eletto l´isola luogo di ricerca etica ed estetica. Come evidenzia il curatore Salvatore Ligios nel testo del catalogo. «Da Delessert a Mastrorillo. Con un salto di oltre 150 anni due fotografi si incontrano sullo stesso terreno. L´esplorazione dell´isola di Sardegna. Centocinquant´anni fa attrazione obbligata per le modaiole élites europee, piccola terra esotica ai confini della civiltà moderna, richiamo ideale per la caccia di trofei folcloristici sauveges. Oggi crocevia di vacanze esclusive, billionaires e skylines di industrie petrolchimiche in disarmo ma ancora capace di tenere in vita antiche tradizioni popolari che rimandano alla preistoria della civiltà. In questo doppio viaggio c´è un elemento che li accomuna: lo sguardo fotografico. (…) Massimo Mastrorillo, dopo un secolo e mezzo da quel reportage, rilegge il paesaggio che si offre al visitatore contemporaneo. (…) Nel frattempo la Sardegna è cambiata radicalmente (…) E il concetto di paesaggio, in questo lungo arco di tempo, ha cambiato pelle, contenuto e forma.»
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