L'opera
Il ´giallo del pozzo´ di Carbonia con l´assassinio di Gisella Orrù; il ´caso Manuella´; la ´Super Anonima sequestri´, il ´delitto del Bevimarket´ con il suicidio di Aldo Scardella: sono alcune delle più sanguinose vicende giudiziarie che hanno caratterizzato la cronaca isolana degli ultimi 35 anni. Paolo Matteo Chessa le ripropone con salti cronologici a ritroso nel tempo e spaziando ben oltre i confini del Sulcis e della Sardegna. Ma è nel Sulcis, a Carbonia, che all´inizio del 1989 approda un piccolo nucleo di pregiudicati siciliani, provenienti da Gela. Inizialmente etichettati come piccoli delinquenti di serie B, si rivelano poi componenti di una delle più sanguinarie cosche della Stidda, frangia ribelle della mafia, in guerra con Cosa Nostra. Una guerra disseminata di morti. Traffici di droga e di armi, estorsioni e morti misteriose: la presenza degli Stiddari diventa ancora più inquietante quando viene stretta un´alleanza con la famigerata e sanguinaria ´banda di Is Mirrionis´, che terrorizza Cagliari e dintorni. Nomi e vicende che sembrano unite l´una all´altra da un invisibile filo, che trasforma il tutto in una sorta di giallo, con qualche inatteso colpo di scena.
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