L'opera
Riproduzione dell'album 'I prigionieri austriaci all'asinara 18 dicembre 1915-24 luglio 1916', conservato nell'Archivio centrale dello Stato, che ricostruisce, attraverso materiale documentario, la prigionia dei "dannati dell'Asinara". Prigionieri e profughi furono sistemati nelle diramazioni e negli accampamenti: morirono moltissimi per epidemie. L'album, con un’analisi delle immagini di Salvatore Ligios, attraverso 51 fotografie (in bianco nero, con correzioni originali a colori) 11 fra piantine, mappe e cartine, 3 grafici e 2 disegni rappresenta scene di vita quotidiana: dall'arrivo all'organizzazione dei campi, ai luoghi di degenza. Permette di ricostruire la drammatica esperienza dei cosiddetti "dannati dell'Asinara" attraverso materiali documentari che illustrano la progressiva evoluzione degli insediamenti nell’isola, dal periodo che precede l'arrivo dei prigionieri fino alla costruzione degli spazi destinati ad accogliere gli internati. Furono detenuti nell’isola oltre 20.000 prigionieri austriaci catturati nei primi mesi di guerra, che furono decimati dalle precarie condizioni igieniche e dal diffondersi di malattie epidemiche. L’elenco dei decessi allegato all’album testimonia l’altissima mortalità. Le foto portano poche tracce della realtà del campo, ma, al di là delle imposizioni dettate dalla censura e dall’ufficialità, costituiscono una fonte che si offre a una lettura non ingenua delle immagini, come sottolinea Salvatore Ligios: “La messa in posa era una libera scelta del fotografo oppure l’esecuzione di un ordine del superiore militare o del responsabile sanitario? Il fotografo era un libero professionista o un militare addetto alla documentazione ufficiale? Che fine hanno fatto gli scatti che non sono entrati nella selezione?” Il lavoro è completato da un saggio che ricostruisce gli eventi dell'epoca nei quali la storia dell'Asinara si è intrecciata con la storia d'Italia.
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