Nella grande casa, simile a un castello, Michele consuma la sua acerba esistenza nelle penombre di uno sconfinato salone. Attorno al suo letto di morte si muovono, gravati anch´essi da un male immedicabile, Francesco e Anna, genitori di una prole infelice, Diego con i suoi corruciati fratelli, schiacciati dal ricordo di un padre ineguagliabile, e Paola, che ha perduto la sua solarità e vorrebbe nascondere al mondo e a se stessa il suo disfacimento.
|
Autore/es |
Bachisio Zizi
|
Editore |
La Voce Sarda editrice
|
Editzione |
Cagliari, Abrile 1987
|
Pàginas |
196
|
Genia |
Narrativa |
Suportu |
Pabìru |
Prèsu |
€ 10,33 |
Limba de publicatzione |
Italianu |
|
Àteros piessignos
|
S'òpera
Il libro racconta l´agonia degli uomini e delle cose nella Nuoro delle ascendenze inesistenti, dove ogni idea nuova è un azzardo. I protagonisti, come santi di creta, hanno tutti la friabilità della materia di cui sono fatti; nella solitudine del declino, ciascuno ritrova se stesso e l´altro, col quale tenta un impossibile dialogo per dire le parole taciute. Nella grande casa, simile a un castello, Michele consuma la sua acerba esistenza nelle penombre di uno sconfinato salone. Attorno al suo letto di morte si muovono, gravati anch´essi da un male immedicabile, Francesco e Anna, genitori di una prole infelice, Diego con i suoi corruciati fratelli, schiacciati dal ricordo di un padre ineguagliabile, e Paola, che ha perduto la sua solarità e vorrebbe nascondere al mondo e a se stessa il suo disfacimento.
|