Le domande sono sempre le stesse, quelle della banalità: Chi sono? Da dove vengo? Giorno per giorno si formulano e riformulano sotto forma di apatia o di lavoro frenetico o poesia. Si cambia giorno dopo giorno, anche se in realtà è tutto un unico momento che si espande, o si ritrae, e gli elementi delle stagioni i sensi li percepisce in maniera differente, allucinata, per fuggire.