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Perico

e altri racconti per bambini
Perico - Juan José Morosoli, Aipsa Edizioni (2014)

Autore/i Juan José Morosoli
Traduttore/i Classi 5A e 5B della scuola primaria dell´Istituto Comprensivo di Serramanna anno scolastico 2011-12
Illustratore/i Classi 5A e 5B della scuola primaria dell´Istituto Comprensivo di Serramanna anno scolastico 2011-12
Editore Aipsa Edizioni
Edizione Cagliari, Maggio 2014
Pagine 72 (illustrato)
Genere Ragazzi
Supporto Cartaceo 
Prezzo € 12,00
Introduzione Laura Caddeo
Prefazione Martino Contu
Lingua di pubblicazione Italiano
Lingua originale Spagnolo

  Maggiori informazioni

L'opera

Perico (Pappagallo) è un´antologia di racconti per bambini e bambini – quelli delle classi 5A e 5B della scuola primaria dell´Istituto Comprensivo di Serramanna – sono coloro che hanno portato a compimento un pregevole lavoro: aver tradotto, per la prima volta in lingua italiana, la raccolta completa dei racconti per bambini di Juan José Morosoli, Perico. Relatos para niños; una raccolta inserita nel volume Cuentos completos, pubblicato nel 2009 dalla casa editrice Banda Oriental. Perico è la seconda opera di Morosoli che viene tradotta in lingua italiana, dopo I muratori di Los Tapes (Los Albañiles de Los Tapes), pubblicata nella Svizzera italiana nel 1989 dall´editore Casagrande di Bellinzona.

L´auspicio è che questo significativo lavoro possa essere diffuso in Italia e che i protagonisti delle piccole e brevi storie raccontate da Juan José Morosoli possano diventare dei nuovi compagni di viaggio, in grado di accompagnare, con le loro storie e i loro valori, tantissimi bambini italiani nel loro – non sempre facile – percorso di crescita.


Quarta di copertina

´Gli alunni che hanno frequentato nell´anno scolastico 2011-2012 la V classe della scuola primaria dell´Istituto Comprensivo di Serramanna hanno tradotto, guidati dalle loro maestre, ventuno racconti (´cuentos´) per bambini, scritti da Juan José Morosoli, uno dei più importanti scrittori dell´Uruguay, di origine ticinese, attualmente considerato uno dei grandi maestri del racconto breve uruguayano. […]

Un lavoro importante, impreziosito dai disegni colorati dei bambini che riproducono i personaggi, protagonisti dei racconti, come il signor Domingo, il negretto Féliz, Pololo, Faustinito o Perico, divenuti i compagni inseparabili di migliaia di bambini e studenti dell´Uruguay´ (Martino Contu).

´[…] un libro fatto di storie di un paese in cui la polvere delle strade era anch´essa compagna dei giochi e in cui i mandriani, il cacciatore di gazze, i carbonai e perfino la cavalleria di un esercito in guerra rappresentano i miti di una società semplice e profonda nello stesso tempo. La traduzione non è stata facile, anche se lo spagnolo è per noi sardi facilmente comprensibile´ (Laura Caddeo).

´Ritengo di fondamentale importanza, per lo sviluppo individuale e sociale di ogni studente, il confrontarsi con culture, tradizioni e mentalità diverse dalla nostra.

Attraverso tale proficuo rapportarsi al ´diverso e lontano´ i nostri ragazzi hanno avuto modo di conoscere un modo alternativo di stare al mondo, di immaginare e concepire l´esistente´ (Sergio Murgia).

Estratto dal libro
La cascina è in aperta campagna.
Tra la fattoria e la città.
Hanno già tagliato e trebbiato il grano.
Ecco perché si vedono in fondo al campo dei mucchi di paglia dorata.
Nel campo si semina il mais, approfittando usando i fusti di grano tagliato come fertilizzante.
Quando il mais è maturo le foglie hanno il colore e il suono del metallo.
Il raccolto si fa tagliando le piante quando le pannocchie sono mature.
Il campo rimane allora pieno di mucchi dorati e sembra una capanna degli Indios.
L´aratura del grano si comincia in aprile.
È bellissimo veder l´aratura lenta all´alba. L´aratore e i suoi buoi in controluce sembrano delle sculture.
Gli uccelli seguono l´aratore con voli brevi e pizzicano il terreno per rubare i semi che cadono.
La famiglia ha una organizzazione perfetta all´interno della cascina. Lavorano tutti.
Gli uomini arano, seminano e tagliano il grano e il mais.
Le donne proteggono il mais, seminano patate dolci, lavorano la terra e piantano zucche e angurie.
I bambini pascolano i maiali e i buoi, oppure cercano nidi di galline per prendere le uova.
L´agricoltore sa fare molte cose.
Costruisce la sua casa e prepara il pane. È fabbro e falegname.
Gli agricoltori lavorano per tutta la vita su terre in affitto.
Non sempre mangiano pane di grano, sostituendolo con patate bollite o gallette dure.
Se lavorano la propria terra vivono in case più salubri e comode.
Il locatore affitta la propria terra senza casa, quindi l´agricoltore si deve costruire la capanna.
Siccome le locazioni sono di breve durata, l´abitazione pare provvisoria.
In alcune zone del Paese le cascine sono molto scarse.
Il giorno in cui le grandi tenute saranno sostitute da cascine e fattorie il Paese sarà molto più ricco.

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