The work
Lo sguardo a distanza di giovani studiosi su celebrati maestri ha restituito positivamente quel fenomeno, che tutti conosciamo, di sentirci allievi dell´autore prediletto, o semplicemente affascinati da figure conosciute solo attraverso l´opera loro durante il periodo della formazione, delle quali si sente l´esigenza di approfondire la biografia per comprenderne a fondo l´importanza. Così Ernesto Parodi (Arianna Punzi), Giuseppe Dessì (Dino Manca), Max Leopold Wagner (Giovanni Lupinu), Donald Mc Kenzie (Nadia Cannata), Walter Benjamin (Mauro Pala), Jean Baptiste La Curne De Sainte-Palaye (Marco Maulu). Infine lo sguardo alla cultura russa: Tagliagambe e Pasero hanno duettato – ben oltre ciò che gli Atti lascino intendere – su Florenskij e Bachtin e sulla caratteristica (tutta russa) di fare della storia una vicenda di cadute e di rinascite, al contrario della tradizione europea, implicitamente un po´ manzoniana nel ritenere che il tempo, scorrendo, porti sempre in avanti il livello della civiltà. Così il seminario ha potuto concludersi senza affidarsi alla certezza che sempre si progredisca, pur comprendendo che la catastrofe, quando non è storica, è un positivo esercizio di rovesciamento per evitare di leggere dogmaticamente se stessi, la disciplina che si esercita, il mondo in cui si vive. (Dalla prefazione di Paolo Maninchedda)
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