L'opera
Sembra incredibile che uno scrittore famoso e sempre molto letto e amato come Charles Dickens possa ancora, a duecento anni dalla sua nascita, riservarci la sorpresa di un piccolo tesoro nascosto: sette opere teatrali rimaste sconosciute qui in Italia e in parte dimenticate persino in patria. La propensione di Dickens per il teatro è ben nota, così come lo sono i suoi stessi riadattamenti per la scena di sue opere famose come A Christmas Carol e Oliver Twist; i sette plays qui proposti aggiungono un tassello fondamentale nella ricostruzione del personaggio dello scrittore, rivelandoci le sue letture shakespeariane e la sua capacità di destreggiarsi nelle tecniche drammatiche classiche – a volte per prendersene gioco e divertire il pubblico con un finale inatteso. Una produzione che abbraccia un arco di una trentina di anni, tra il 1836 e il 1867, da quando lo scrittore aveva appena ventiquattro anni fino a tre anni prima della sua scomparsa, con la riscrittura di Vicolo cieco insieme a Wilkie Collins. Toccando vari sottogeneri, dalla burletta alla farsa, dalla commedia musicale al dramma, questi plays confermano ciò che i lettori del Dickens romanziere conoscono e amano da sempre: un umorismo perennemente attuale e una formidabile maestria nella creazione dei personaggi e nel ritratto di una parte dell´Inghilterra vittoriana. Come spesso accade con i grandi scrittori, però, la caratterizzazione trascende la specificità temporale, e colpisce spettatore e lettore per l´universalità delle tematiche e dei tipi umani rappresentati.
|