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Tragedia all´italiana

cinema e terrorismo tra Moro e Memoria
Tragedia all´italiana - Alan O’Leary, Angelica Editore (2007)

Una analisi articolata del rapporto fra Cinema italiano e terrorismo, che esplora l´uso funzionale dei vari generi – dalla commedia al thriller, dal conspiracy al road movie.

Author/s Alan O’Leary
Translator/s Lucia Angelica Salaris
Publisher Angelica Editore
Edition Tissi, November 2007
Pages 232 (illustrated)
Series I sottolio, n° 2
Genre Non-fiction
Format Paper 
Price € 14,00
Introduction Alan O´Leary
Release language Italian
Original language English

  Further details

The work

Cinema italiano e terrorismo: un rapporto prolifico, il cui risultato è sempre più oggetto di interesse per gli studiosi non solo italiani, come emerge chiaramente da questo libro e dalla sua bibliografia. Una produzione che attraversa più o meno tre decenni e che costituisce un´ulteriore chiave di lettura di uno dei fenomeni più controversi dell´Italia repubblicana.
Quella di Alan O´Leary è un´analisi articolata, che esplora l´uso funzionale dei vari generi – dalla commedia al thriller, dal conspiracy al road movie – e il significato profondo dell´aderenza o del rifiuto delle convenzioni che caratterizzano ciascuno di essi. Tra tutte le forme di espressione, il cinema si rivela essere uno strumento privilegiato di lettura dell´evoluzione della coscienza collettiva degli italiani rispetto agli episodi traumatici che hanno segnato i nostri anni di piombo. Tra questi, il sequestro Moro ricopre – perlomeno a un livello simbolico – un ruolo chiave, che si riflette anche su opere non specificamente centrate su questo evento.
Il film non è semplicemente un´opera d´autore: rientra piuttosto nella categoria del testo sociale. Il pubblico, riconoscendosi come destinatario del messaggio, assolve a un compito, e da semplice fruitore diventa parte del processo produttivo, coinvolto dagli autori nei complicati e insidiosi meccanismi della Memoria.
Se non esiste un unico genere del terrorismo, è possibile però tracciare una periodizzazione della filmografia che evidenzia alcune fasi nel percorso di elaborazione del trauma, dallo shock iniziale di un Paese paralizzato dalla paura fino ad arrivare agli interrogativi sulla reintegrazione dell´ex terrorista nella nazione.
Il saggio prende in esame non solo tutte le opere che rientrano evidentemente nella produzione interessata, ma anche altri film che in qualche modo risentono dell´atmosfera e delle circostanze create dalla strategia della tensione. La trattazione evidenzia inoltre quanto la produzione dei nostri anni di piombo sia profondamente legata alle radici della cinematografia italiana.

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