Vai direttamente al contenuto

SBS

Servizi Bibliografici Sardegna

Servizi Bibliografici Sardegna
     
  
Password dimenticata?
Abbonati ora!

Le banditesse

storie di donne fuorilegge in Sardegna
Le banditesse - Franco Fresi, Il Maestrale (2015)

Tre ritratti di banditesse sarde vissute in diverse epoche storiche: Donna Lucia Delitala, Maria Antonia Serra-Sanna detta Sa reina, Paska Devaddis.

Autore/i Franco Fresi
Editore Il Maestrale
Edizione Nuoro, Dicembre 2015
Pagine 112
Collana Fuori collana
Genere Narrativa
Supporto Cartaceo 
Prezzo € 13,00
Lingua di pubblicazione Italiano

  Maggiori informazioni

L'opera

Tre ritratti di banditesse sarde vissute in diverse epoche storiche:
Donna Lucia Delitala (Nulvi - Settecento): «con due mustacchi da granatiere usa le armi e il cavallo come un gendarme» (così il viceré, suo nemico numero uno). A capo di un ´esercito´ personale imperversò nel nord Sardegna con stragi e razzie. Mai catturata, sparì improvvisamente nel nulla. Ma prima che la sua scomparsa diventasse leggenda ne trovarono il corpo arso nell´incendio di una sua casa, abbracciato stretto a quello di un uomo del quale non si seppe mai niente.

Maria Antonia Serra-Sanna
(Nùoro - Ottocento): detta Sa reina (´La regina´) per il potere di morte e malefatte esercitato assieme ai fratelli latitanti, Elias e Giacomo. Nel 1899, uccisi i fratelli dai carabinieri nella ´battaglia´ di Morgogliai, arrestata lei, sequestrati tutti i beni di famiglia, Sa reina è condannata a 20 anni di carcere. Recita la sentenza: «Triste figura di donna dal cuore perverso quanto i suoi fratelli, crudele con le vittime, eccitatrice e consigliera con ogni modo possibile dei banditi».

Paska Devaddis (Orgòsolo - Novecento): occupò un posto che non le spettava nella lotta che insanguinò dal 1905 al 1917 il paese, contrapposte le famiglie Cossu, Corràine, Succu, Moro e Devaddis. Nel 1912 fu indicata fra gli assassini di Antonio Succu. Spiccato l´ordine di arresto nei suoi confronti, prese la via dei monti. Morirà di tisi a 25 anni, in una grotta del Supramonte, assistita dal fidanzato e dai banditi suoi amici. Fu trovata sul tavolo di casa, vestita con il costume della festa. Distesa sul tavolo della camera mortuaria rivela il suo ultimo segreto ai medici legali che appuntano, forse sorpresi: «la ragazza ha ancora interi i caratteri della verginità».

Inizio pagina   Stampa Stampa questa pagina   Condividi Condividi
Servizi Bibliografici Sardegna
 
  L'opera