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Intenti sussurrati



Intenti sussurrati - Vanessa Vallascas, La Riflessione Davide Zedda Editore (2009)

Il libro ti prende sin dai primi versi e ti immerge nella profondità dei sentimenti che l´autrice non sbandiera ma sussurra, coinvolgendoti –con- e -nelle- parole. Una ideale colonna sonora accompagna la versificazione, la cui unità stilistica è pregevole, e la colloca in una realtà poetica viva, ben definita e altamente apprezzabile. Il lettore resterà imprigionato nelle tematiche, sospeso tra richiami onirici, comuni a tutti noi, e solchi di speranza.

Autore/i Vanessa Vallascas
Editore La Riflessione Davide Zedda Editore
Edizione Cagliari, Maggio 2009
Pagine 46
Genere Poesia
Supporto Cartaceo 
Prezzo € 10,00
Prefazione Giulio Maffii
Lingua di pubblicazione Italiano

  Maggiori informazioni

L'opera

Prefazione

«Ho visto la matita di Vanessa Vallascas trasformarsi in stilografica con il pennino d´oro. Una prova di maturità e di stile. Le parole sgorgano fluide, immediate, strizzando l´occhio ai lettori. Una musicalità continua. Proprio dalla musica moderna sono tratte alcune citazioni e quello che a una prima lettura può lasciare disorientati, diventa in realtà leitmotiv, una melodia di unione tra le tematiche della raccolta.

Seduta in riva al fosso
ricamerò i tuoi silenzi coi miei
perché l´eco dei miei forse
non ci svegli.


Il libro ti prende sin dai primi versi e ti immerge nella profondità dei sentimenti che l´autrice non sbandiera ma sussurra, coinvolgendoti –con- e- nelle- parole. Una ideale colonna sonora accompagna la versificazione, la cui unità stilistica è pregevole, e la colloca in una realtà poetica viva, ben definita e altamente apprezzabile. Il lettore resterà imprigionato nelle tematiche, sospeso tra richiami onirici, comuni a tutti noi, e solchi di speranza.

Vedo rive
e mari sconfinati attendere
quieti
/oltre l´istante/


La scrittura di Vanessa Vallascas talvolta ricorda, ed è un aspetto decisamente positivo, la Pozzi negli aspetti più solari e illuminati della sua poesia. Ogni lettura e rilettura fa scoprire e mette a nudo i legami dell´io poetico della scrittrice con l´io altro che domina il suo universo letterario.

E´ un mare antico
che mi porto dentro.
Inonda pagine e ricordi
/trabocca l´anima/


Nella Vallascas vi è un ´mare antico´, il mare di generazioni di poeti, quelli veri, quelli che fanno trasudare l´onestà delle parole nella scrittura. Un poeta necessariamente deve essere ´onesto´ altrimenti scriverebbe e inventerebbe storie. Le immagini, i rimandi, il dialogo tra il sorriso e la lacrima, tra il sognato e il perduto, tra il silenzio e il rumore dentro sé, tra il familiare e l´universale, fanno di questa raccolta una necessaria lettura per chi ama la Poesia.

I temi affrontati, poi, fanno riflettere nonostante la apparente leggerezza dell´approccio linguistico. Si tratta di quella linearità di cui accennavo prima e che distingue uno scribacchino comune da un eccellente versificatore. In quale categoria collocare la Vallascas non è difficile, più interessante, invece, è leggere i suoi versi come messaggio di speranza generale.

Senza catene
viviamo
quando l´anima trasuda sogni
e ancora vola.


In alcuni passi sembra esserci una venatura di disperazione e di disincanto. Niente di tutto questo. Sono le avversità, i piccoli dolori quotidiani con cui dobbiamo convivere ma che lasciano, invece, attraverso l´ incanto - questa volta non sospeso - dei versi la possibilità, l´apertura verso il domani e il cambiamento positivo.

E taci
che questo mondo non è fatto di parole
ma di intenti sussurrati


Questa frase racchiude la purezza lirica e il messaggio di una vera Poetessa.»
Giulio Maffii

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