Àteros piessignos

S'òpera

Dalla fine degli anni Venti, quando compie il suo debutto di caricaturista sui giornali umoristici cagliaritani, al momento in cui depone la matita allo scadere degli anni Sessanta, Ennio Zedda ha attraversato diverse stagioni della storia italiana – politica, sociale e del gusto – con un´attività intensissima, condotta al ritmo incalzante che le esigenze della stampa periodica imponevano agli illustratori.
Il volume è un´esplosione di colori e di umorismo. In ogni pagina rivive il colorato universo di personaggi che hanno animato l´immaginario di intere generazioni di bambini: Mariella la piccola italiana, i suoi fratellini Melino e Meletto e soprattutto le avventure dell´incorreggibile Arturino, ci conducono in un viaggio temporale che racconta uno spaccato del vivere italiano tra gli anni Trenta e la fine degli anni Sessanta. I giornali sardi e nazionali gli aprono le porte: svecchia la cultura isolana con le sue caricature e un umorismo dissacrante, popola di illustrazioni e storie a vignette autorevoli testate come La Tribuna, Il Balilla (vi collabora per un decennio), La Tribuna Illustrata, e crea numerosi personaggi di duratura fortuna. La Sardegna – mai dimenticata da Ennio Zedda – compare come sfondo, sognante e fiabesco, alle storie di Pippo Pentola, Tonio, Gavino, Salvatorello, Carolina, così come a racconti e filastrocche.