L´autore illustra, attraverso una serie di indagini, alcune sue perplessità in merito agli scavi di Mont´e Prama (Cabras, Oristano), al restauro delle statue e alle interpretazioni che gli esperti e l´opinione pubblica hanno dato su questo importante ritrovamento. In particolare vengono riportate le analisi e le prove meccaniche su un campione di pietra utilizzata per scolpire "i giganti".
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Autore/i |
Franco Laner
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Editore |
NOR
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Edizione |
Ghilarza, Giugno 2017
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Pagine |
128 (illustrato)
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Collana |
Thesis, n° 1 |
Genere |
Saggistica |
Supporto |
Cartaceo |
Prezzo |
€ 18,00 |
Maggiori informazioni
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L'opera
… e un basamento con due piedi spezzati ci costringe a immaginare che siano appartenuti a un giovane colto nel momento in cui affronta il nemico; una mano che impugna un arco suggerisce un gesto antico dell´arciere che, trattenuto il respiro, assolve il suo compito di morte. Non si ´vede´ il frammento, bensì la testimonianza della pietra, incaricata di congelare lo scorrere del tempo. Le teste, ritoccate o corrose, le linee parallele del pettorale o del gonnellino, misurano nella loro essenzialità geometrica, la brevità che unisce la nostra intelligenza di spazio a quella di un passato così remoto e così presente. Il progetto di Monte Prama canta per il suo disegno di immortalità. A questo canto dobbiamo porgere l´orecchio, senza bisogno di esibire frammenti riattaccati. Così come per le altre scienze, anche per l´archeologia non dovrebbero contare le ideologie, gli interessi personali o sociali. Tantomeno l´enfasi retorica e ancor meno rivendicazioni di primati. I risultati di queste Indagini mettono in serio dubbio che le statue siano mai state poste stanti. Ciò è dimostrato grazie a prove sperimentali di caratterizzazione meccanica, previste nel protocollo di restauro di Li Punti, laboratorio di restauro dove è avvenuta la ricomposizione delle statue, mai effettuate. All´inadeguato registro, si aggiungono le perplessità nei confronti di assemblaggi soggettivi e interpretazioni risibili di ricomposizione, diacroniche rispetto agli attuali statuti del restauro. Un capitolo è dedicato alle universalmente riconosciute ´icone del cosmo´, che in Sardegna sono interpretate come ´modelli di nuraghe´.
Note
Il volume, interamente a colori, è corredato di numerose fotografie, disegni, grafici e tabelle.
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