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"A s´andira". Canzoniere della Sardegna

News | Zoy, 24 Abrile 2008
A s´andira. Se qualcuno si impegnasse nella ricerca del senso di questa espressione, rimarrebbe deluso: A s´andira è come una di quelle formule magiche che non significano niente ma che possiedono un forte potere evocativo, destinato a perdurare nel tempo. Emanuele Garau, nella sua ultima opera, non ha esitato a scegliere il non-sense a s´andira come titolo di un lavoro che egli ha eloquentemente definito come una sorta di canzoniere della Sardegna: una raccolta di canti tradizionali provenienti dal vastissimo repertorio regionale che, accanto ai componimenti logudoresi, vede i testi galluresi, mentre le canzoni del Campidano incontrano i brani barbaricini.

La volontà di riunire la molteplicità delle canzoni sarde in un´unica opera cela l´ammirevole intento di porre in luce come la cultura sarda – madre di mille tradizioni e di una molteplicità di varianti linguistiche – sia una, unica e soprattutto unitaria: visione in netta antitesi con la tesi critica di coloro che non riconoscono il sardo come lingua, in quanto priva di quella unitarietà che sempre soggiace ad un sistema linguistico. Un´opera con precisi scopi didattici – A s´andira si propone infatti come testo di riferimento per l´educazione musicale nelle scuole elementari e medie inferiori – che tuttavia si carica di una fondamentale responsabilità di valorizzazione della lingua sarda: non solo mediante il riconoscimento del suo status di lingua, ma anche attraverso la consacrazione mediante la letteratura stampata, aspetto da non sottovalutare. In una cultura fortemente votata alla trasmissione orale, la probabilità che il passaggio di bocca in bocca comporti la perdita dell´integrità del testo e del suo significato diventa quasi una certezza: l´iniziativa di fissare sulla pagina un brano locale o un muttettu dell´entroterra garantisce pertanto la salvaguardia di tale ricchezza linguistica. Se Platone condannava la scrittura perché rea di intorpidire le facoltà mnemoniche dell´uomo, ecco che nel caso di un´opera come A s´andira la scrittura preserva dall´oblio un patrimonio preziosissimo.

Questo è ciò che fa di A s´andira «un´opera di sicura utilità», come asserisce Paolo Bravi nella prefazione dell´opera.

Il volume, accompagnato da un cd contenente basi musicali di ausilio per le lezioni di educazione musicale, presenta una divisione in sezioni tematiche: canti giocosi e di festa si distinguono da canti sociali e politici, i canti religiosi sono separati da quelli d´amore, tuttavia ogni brano è corredato di una scheda introduttiva, seguita dal testo e dallo spartito musicale che ne consente l´esecuzione. Il risultato è pertanto un´opera didattica e letteraria nel contempo, con classici come Anninora e Nanneddu Meu, Non potto reposare e pezzi popolari come Trallallera e i celebri Muttettus.

«L´idea fondamentale di questo lavoro che nasce esclusivamente a scopo didattico è che, nonostante le apparenti diversità, la cultura della Sardegna è una sola, e questo lavoro può essere utile per un maggiore scambio di conoscenze tra i parlanti di varietà linguistiche differenti: un canto campidanese può essere eseguito da un bambino gallurese e viceversa, arricchendo ciascuno le proprie conoscenze e mantenendo intatte le proprie»: le parole di Emanuele Garau suonano accorate e significative e meritano di essere accontentate da tutti coloro che, come l´autore, condividono questa sincera dichiarazione d´amore per la musica di Sardegna.

(Serena Cirina)

Su libru  
Emanuele Garau,
Piero Collu

A s´andira

canzoniere della Sardegna : canti e canzoni del repertorio sardo


Cagliari, Condaghes
2008, pp. 96, Manualìstica
Euro 18,00
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